giovedì 21 novembre 2013

PERCEZIONE DELLA FATICA

Tutti gli atleti si impegnano per aumentare la propria performance, questo avviene quando apportiamo degli stimoli allenanti al nostro fisico ed alla nostra mente. Corpo e Mente ormai è chiaro che devono essere visti come un’unica entità perché l’uno condiziona l’altro, il risultato finale è dovuto all’attivazione delle due parti. Tutti sanno che bisogna seguire un piano di allenamenti che tenga in considerazione i periodi di carico e i periodi di riposo, si cerca di stilare un piano di allenamento più o meno personalizzato e periodicamente in base ai risultati ottenuti si determinano gli allenamenti futuri. Per far ciò si effettuano test funzionali dai più semplici ai più complessi, direi da laboratorio, che magari solo i professionisti si possono permettere. Questa metodologia mi ha sempre lasciato perplesso per una serie di motivi, uno è che le performance non sono sempre ripetibili perché dipendono da alcune variabili che non sono ripetibili, come il clima, la condizione psico-fisica, i vari percorsi di allenamento, il periodo in cui si eseguono. Poi si effettuano in un periodo in cui l’allenamento è ormai fatto, si sono seguiti dei ritmi di carico e riposo studiati a tavolino alcuni giorni prima, se si ha un rapporto più vicino con il proprio atleta, oppure anche mesi prima come accade soprattutto agli amatori che si affidano ai metodi ereditati dagli amici più esperti oppure dalle riviste specializzate e libri sul tema. A quel punto non si può più tornare indietro e quello che si è fatto è fatto. La vera difficoltà, direi la sfida professionale, sta nel capire e conoscere meglio nel durante la fase di allenamento come l’atleta percepisce lo sforzo compiuto in un determinato esercizio. Capire questo permette di capire meglio l’atleta e permette a chi lo segue di perfezionargli la tipologia di allenamenti e di rispettare meglio la fase importantissima di carico e riposo. Una metodica che ho sperimentato su me stesso e che mi accingo a testare su tutti i miei atleti è una personalizzazione tutta mia della scala di Borg. La scala di Borg è una scala crescente di valori che determina la percezione dello sforzo da parte dell’atleta, che riporto sotto. L’atleta alla fine dell’allenamento da una valutazione allo sforzo percepito. La performance prestazionale dell’allenamento non c’entra niente,  si rileva quanto l’atleta ha percepito intenso l’allenamento, in questo modo si coinvolge anche l’aspetto mentale dell’allenamento. Aspetto importantissimo perché ci dice, durante la fase di allenamento, se aumentare o diminuire i carichi. In oltre ci fa capire cosa percepisce in gara l’atleta e capire qual è la sua soglia di resistenza alla fatica. Una soglia importantissima da conoscere perché se  l’atleta ha una soglia di resistenza alla fatica bassa non riuscirà mai a sfruttare tutte le sue potenzialità fisiche.  Credo che a tutti capiti a fine di ogni gara di avere la sensazione di non aver dato tutto oppure, più raramente, di aver dato più di quello che poteva a prescindere dal risultato finale. Esistono tanti altri metodi per verificare quello che su ho descritto, penso che questo metodo sia il più semplice e facile da eseguire è alla portata di tutti non ha bisogno di strumenti particolari. Anche questo metodo presenta dei limiti che sono conosciuti e quindi filtrati, in ogni caso come per ogni test bisogna saper comprendere i segnali che si ricevono. Io ho elaborato un mio sistema che partendo dal test originale l’ho personalizzato e reso più attendibile senza perdere la caratteristica di semplicità. La tecnologia ci viene in aiuto anche in questo caso, ci sono aziende leader che elaborando alcuni dati come battito cardiaco e tempo dell’esercizio e calcola quello che viene chiamato TE (Training Effect) generalmente con una scala che va da 1 a 5 dove 1 è facile 5 è intenso, anche questo metodo è valido e abbastanza attendibile, anche se si perde un po l’aspetto mentale come su ho descritto, che personalmente reputo più importante.

Scala di Borg

1)      Nessuno sforzo
2)      Estremamente leggero
3)      Molto leggero
4)      Leggero
5)      Un po pesante
6)      Pesante
7)      Molto pesante
8)      Estremamente pesante
9)      Massimo sforzo